Mancano ancora cinque giorni e riesco già a sentire le vostre lamentele su quanto il Natale faccia schifo, nonostante poi nei vostri salotti alberello e presepe non manchino mai. In ogni caso, prima di lasciarvi alla mercé di parenti che non sapevate di avere ed eterne discussioni su pandoro o panettone, lo staff di Pagan Storm Webzine ha progettato una playlist nuova di zecca con cui costruire il vostro pupazzo di neve. Ricordate quando, nella scorsa puntata, si parlava di chi lamenta l’assenza di occasioni live di alto livello nel nostro paese? Qualcuno in Norvegia deve averci sentito e un regalo natalizio non si rifiuta mai, anche se arriverà con tre mesi di ritardo: proprio a marzo gli Arcturus terranno nel paese tre show basati sul loro leggendario debutto “Aspera Hiems Symfonia”, più qualche altra “rarità” (sic). Date e luoghi potete trovarli nell’apposito calendario (qui), mentre noi dal canto nostro vi consigliamo di partecipare per godervi pezzi come l’opener, qui capofila della playlist, “To Thou Who Dwellest In The Night”. Dopo questa gemma datata 1996 rimaniamo nei Novanta per il primo dei due anniversari di questa settimana, cambiando però radicalmente località: forse non originali quanto Garm, Sverd e soci tre anni dopo, nel 1993 i Sigh furono comunque tra i primi ad inserire il Giappone nella mappa del Metal estremo con il loro debutto “Scorn Defeat”, fuori per Deathlike Silence che gli garantì un discreto culto, oggi ormai venticinquenne. Anche stavolta la traccia estratta è quella iniziale, in questo caso parliamo di “A Victory Of Dakini” e deii suoi cori sul finale. E visto che siamo arrivati fino all’ex-impero nipponico, tanto vale fare un salto anche down-under in Australia per il secondo anniversario di oggi: dieci anni sono passati dal dicembre del 2008, quando i Woods Of Desolation pubblicarono il loro primo full-length “Towards The Depths”, e dieci minuti passeranno prima che voi siate usciti da quell’agglomerato di disperazione chiamato “When The Frost Comes Falling Down…”.
Dopo questa digressione storica vi presentiamo ora l’unica novità della selezione odierna, non potendovi far ascoltare un nuovo pezzo dal disco della settimana del martedì (il nuovo Peste Noire, su cui trovate qualche parola in anteprima qui), rimanendo tuttavia in Francia perché verrà pubblicata il 24 di questo mese; nella letterina a Babbo Natale ricordatevi di scrivere “Trouvère À Heures Perdues”, nuovissimo parto in casa Sale Freux da cui ascoltiamo ora “En Arrière, Vole!”.
Oltrepassata dunque la metà dedicata a novità e ricorrenze, ci concediamo una raffica di ascolti della redazione per concludere alla grande la playlist. Iniziamo celebrando nuovamente l’uscita della compilation “Servants Of Chaos II”, degna colonna sonora del vostro cenone pensata dai ragazzi di Debemur Morti Productions; in questo sancta sanctorum di quanto presente nel roster della label d’oltralpe si sono distinti tra gli altri i finlandesi October Falls, autori di un inedito proposto nella colonna di domenica. Per premiare il trionfale ritorno di Lehto e dei suoi illustri compagni ecco allora il primo pezzo dal secondo disco “The Womb Of Primordial Nature”. Se invece cercate qualche medievalata pangermanica, avete due opzioni: attendere una settimana per alcuni svizzeri ormai celebri da queste parti e non nuovi alle playlist, oppure buttarvi a capofitto sugli austriaci Nerthus, e nella fattispecie sul loro terzo lavoro “Dark Medieval Art” e l’esplicativa “Battle Song”. Dalla terra dei crauti arrivano invece i veterani Dark Fortress, non certo degli habitué della webzine ma tirati in causa stavolta grazie al loro “Eidolon” e in particolare alla pompatissima “Edge Of Night”. Dopo questa tripletta di modernità assortite è venuto il momento di rispolverare un vero classico della scena norvegese, quantomai adatto alle prime nevi che stanno coprendo l’Italia. Lo abbiamo sentito poco fa cantare con gli Arcturus, e adesso lasciamo che Garm con i suoi Ulver racconti ancora una volta la storia di “Bergtatt”, mentre “Soelen Gaaer Bag Aase Need” riempie di note l’aria invernale.
Per risvegliare i sensi ci vorrebbe quindi un bel pestaggio alla maniera degli slavi, magari con qualche linea melodica ad esaltarne la belligeranza. Gli ucraini Kroda sembrano davvero fare al caso nostro, quindi perché non spararsi il quarto pezzo del loro quinto full-length “Schwarspfad”. Il minutaggio scorre impietoso, il Ragnarok è alle porte ed è già tempo di darsi appuntamento al 2019 per quanto riguarda le playlist regolari (perché, come già detto sopra, giovedì prossimo potreste ancora trovare qualcosa di -doppiamente- interessante su questi lidi), non prima però di chiudere quella di oggi nell’unico modo che noialtri conosciamo: spade sguainate e fervori pagani che più epici non si può. E poche canzoni riescono ad incarnare tutto ciò tanto quanto gli undici minuti di “Heathen Throne”, diamante incastonato nel piccolo classico del nuovo millennio “From Afar” dei finlandesi Ensiferum.
Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!
1. Arcturus – “To Thou Who Dwellest In The Night” (from “Aspera Hiems Symfonia”, Ancient Lore Creations 1996)
2. October Falls – “I” (from “The Womb Of Primordial Nature”, Debemur Morti Productions 2008)
3. Nerthus – “Battle Song” (from “Black Medieval Art”, CCP Records 2004)
4. Dark Forest – “Edge Of Night” (from “Eidolon”, Century Media Records 2008)
5. Ulver – “Soelen Gaaer Bag Aase Need” (from “Bergtatt – Et Eeventyr I 5 Capitler”, Head Not Found Records 1995)
6. Woods Of Desolation – “When The Frost Comes Falling Down…” (from “Toward The Depths”, Dark Adversary Productions 2008)
7. Sale Freux – “En Arrière, Vole!” (from “Trouvère À Heures Perdues”, France D’Oïl Productions 2018)
8. Kroda – “Schwarzpfad IV: Heil Ragnarok!” (from “Schwarzpfad”, Purity Through Fire Productions 2011)
9. Sigh – “A Victory Of Dakini” (from “Scorn Defeat”, Deathlike Silence Productions 1993)
10. Ensiferum – “Heathen Throne” (from “From Afar”, Spinefarm Records 2009)
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– Michele “Ordog” Finelli –